Arrivo a Naha
Dopo un estenuante volo Malpensa-Pe-chino, e ben 6 ore di attesa per la connes-sione con il volo per Okinawa (20 ore in tutto), finalmente atterriamo (Alberto, il mio compagno d’avventura e il sottoscrit-to), all’aeroporto di Naha. Pochi minuti ed un taxi ci porta all’entrata del nostro hotel. Una doccia giusto il tempo per organizzar-ci e dirigersi, a piedi, verso Kusari Dori, (la via principale, dove la sera c’è movimen-to, bar, ristoranti, divertimento, e di giorno negozi a 360°, dolci, souvenir, eccetera). Poco più di un chilometro per arrivare, pensiamo in una quindicina di minuti, non abbiamo tenuto conto del caldo umido che ci assale, al punto che, dopo pochi minuti, si è completamente fradici; la respirazio-ne affannata, per cui cerchiamo un locale per fare il punto della situazione. L’intenso caldo umido ci seguirà per tutta la perma-nenza, periodo sbagliato? Decisamente sì questo non è il momento migliore per le vacanze. Bisogna farsene una ragione!
La “Shureido”
Nonostante la propaganda di pragmatica sulla Shureido (lo società okinawense spe-cializzata in arti marziali), abbiamo ricevuto un buon trattamento, e per ciò è sembrata bene organizzata. Alla partenza avevamo delle richieste per delle cinture nere – kuro obi – personalizzate, purtroppo le misure non erano disponibili, per la personalizzazione, necessitano almeno 60 giorni ?! Mah, sarà…
Shisa
Ovvero le statue decorative tipiche dell’i-sola di Okinawa, che rappresentano dei leoni – shishi – con tratti canini. Sono sim-boli ampiamente diffusi tra la popolazione e vengono posti sui tetti o davanti agli in-gressi delle abitazioni per allontanare gli spiriti maligni. Si trovano ovunque sull’i-sola, ricreati in ogni forma e colore. Essi rappresentano il leone (sorridente) l’uomo, quello arrabbiato la donna.
Tsuboya
Tsuboya Yachimun Dori, è un affascinante strada pavimentata in calcare, fiancheggiata da botteghe che mostrano le creazioni di ri-nomati ceramisti.
Tsuboya Ufu Shisa
È una parte significativa della tradizione di Okinawa, si rappresentano creature mitiche che sono metà cane e metà leone. Queste creature, si crede allontanino il male e por-tino fortuna. Un imponente statua, alta tre metri, si trova tra l’ingresso di Tsuboya Ya-chimun Street e la Nouren Plaza in Naha.
Makishi – Naha, mercato pubblico
È d’obbligo visitare questa strutturato ap-pena fuori Kusari Dori, che mostra gli in-gredienti unici e diversificati della cucina tradizionale di Okinawa. Dai frutti tropicali esotici ad un impressionante selezione di frutti di mare e alghe.
Kusari Dori street food village È un vivace mercato all’aperto in Naha. Of-fre una varietà di opzioni di cibo da asporto informale proveniente dai vari mercati. Il quartiere presenta numerosi ristoranti, cre-ando un’area in stile “food court” vibrante, dove puoi trovare un po’ di tutto. Luogo ideale per assaporare la cucina giap-po-okinawense.
Stazione Makishi
Facilmente accessibile dall’aeroporto di Naha tramite la monorotaia, presenta un’op-zione di trasporto rapido ed economica. Nota per la vista panoramica, è la scelta ideale per chi desidera immergersi nella cultura e attra-zioni locali.
Porto di Naha
Località di attività polivalenti. La posizione strategica lo rende importante per le opera-zioni militari. Il porto militare offre grandi opportunità professionali e di lavoro.
Il castello Shuri
Il castello è situato nella prefettura di Oki-nawa, è un importante tesoro storico-cultura-le dell’arcipelago. Costruito nel XIV secolo, è stato il centro politico e amministrativo del regno delle isole Ryu Kyu. Distrutto durante la 2° Guerra Mondiale, è stato restaurato ed ora è un sito Unesco. Caratterizzato da ma-gnifici giardini, ponti e strutture tradizionali, permettono ai visitatori di entrare nella ricca storia e cultura delle isole Ryu Kyu. Grave-mente danneggiato da un incendio del 31 ottobre del 2019, è ora in fase di recupero totale, che si dice verrà ultimato entro la fine del 2026.
Shurijo
Punto focale del fiorente regno delle Ryu Kyu dell’epoca, fungeva da centro culturale e po-litico. In epoca moderna il Castello di Shurijo simboleggiava la storia e cultura di Okinawa, da allora, è stato designato come parco nazionale.
Giardino reale di Shikinaen Costruito nel 1799, lo Shikinaen Royal Gar-den, originariamente nato come villa per la Famiglia Reale delle isole Ryu Kyu. Era una residenza, ed ha svolto un ruolo fondamen-tale in ambito diplomatico; utilizzato per grandi banchetti e incontri ad alto livello di-plomatico. Oggi, il tradizionale giardino rea-le è ricoperto da vegetazione lussureggiante, monumenti di pietra e piante stagionali che possono essere ammirate dai visitatori tutto l’anno. È tra i siti riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco, nel complesso dei siti di Gosuku e beni associati dell’arcipela-go delle Ryu Kyu.
Mausoleo Tamaudun
È un sito storico culturale di grande im-portanza. Costruito nel XV secolo, questo mausoleo è dedicato alla famiglia reale del Regno di Ryu Kyu. Il complesso è formato da tre edifici principali, ricchi di dettagli ar-chitettonici e decorazioni.
All’interno si possono ammirare le tombe reali e oggetti risalenti all’epoca del Regno. Il Mausoleo Tamaudun è luogo di grande significato storico, che trasporta i visitatori indietro nel tempo e offre una preziosa testi-monianza della ricca cultura di Okinawa.
Residenza Nakamura
È un gioiello architettonico situato a Oki-nawa. La dimora risale al periodo del Regno
Ryu Kyu presenta un bellissimo giardino giapponese, eleganti stanze e tatami, affasci-nanti dettagli architettonici. Visitandola ci si immerge nell’atmosfera autentica dell’isola, apprezzando l’arte e l’architettura tradizio-nale, luogo ideale per apprendere, migliorare la storia e il patrimonio okinawense.
Fukushuen Parck
Il giardino è stato costruito nel 1992, in oc-casione del decimo anniversario del gemel-laggio tra Naha e Fuzhou, città cinese. Il quartiere di Kume, dove si trova il giardino, precedentemente noto come, Kumemura (villaggio Kume), è stato per secoli il centro della cultura e dell’apprendimento cinese nel Regno Ryu Kyu. É un simbolo significativo del ruolo dell’influenza culturale cinese nel-la storia e cultura di Okinawa. Il giardino è stato costruito, quasi interamente, con legno e pietra provenienti da Fuzhou, con l’aiuto di artigiani locali tenendo conto delle specifiche e la rappresentative dei giardini tradizionali
Dohyo Sumo
di Fuzhou. Contiene quindi molti elementi essenziali per la progettazione di un giardino tradizionale cinese.
Il personaggio: Toru Kiyan
Al Prefectur Karate Museum, ci aspetta Toru Kiyan sensei, (inviati direttamente dal profes-sor Masaharu Higa, di cui ho scritto preceden-temente un pezzo), cintura nera 8° dan di ka-rate e kempo (il kempo cinese è karate che ha avuto il notevole successo negli States, grazie ad Ed Parker 1931/1990), direttore e segre-tario generale dell’All Okinawa Karate do Federation, nonché presidente dell’Okinawa Prefectur Museum. Saltando i convenevoli, ho subito colto l’attimo fuggente – carpe diem -o per una breve intervista. Sensei Toru Kiyan (classe 1959), ha lavorato in una base militare americana per oltre 40 anni. Attualmente è in pensione e si tiene in forma svegliandosi tutte le mattine alle ore 4,30 per l’allenamento quo-tidiano sfruttando il fresco delle notte. Dirige, due dojo a Okinawa, quattro nelle basi militari e due dojoa Washington (Usa)! Èsempre im-pegnato a promuovere e sviluppare il karate di Okinawa in tutto il pianeta. Persona molto riservata, ci ha dedicato una ventina di minuti del suo tempo, nonostante fosse impegnato nel suo grande ufficio della Prefectur e Karate Museum. Con Lui abbiamo, inoltre, visitato il grande dojo centrale, e assistitendo, per qual-che minuto, alle premiazioni di una manife-stazione giovanile di karate.
Okinawa Prefectur Karate Museum
Il nuovo Museo del Karate, è stato costruito nel comune di Tomigusuku, in un sito circa 3,8 ettari di terreno. Le strutture sono com-poste da tre edifici principali: il dojo, gli ar-chivi, e la sala Shurei (special dojo).
Samurai 59Il sito è dotato di sale d’allenamento, una mensa, un negozio di settore per la pratica del karate. Inoltre, il museo ha una sala cine-matografica. Il Kaikan è collegato alle rovi-ne del castello di Tomigusuku, che offre una vista panoramica sulla capitale Naha e non è lontano del Budokan prefetturale, centro per la pratica delle arti marziali.
Dojo speciale “Shurei no Yakata”
Si tratta di un dojo con tegole rosse e pareti in legno, che custodisce lo spirito del karate. É una struttura che esalta la dignità della pratica ed è la sede utilizzata per iniziative di promozione, ospitare personaggi di alto rango e spettacoli.
Karate dojo
Un dojo, con quattro aree per competizioni ed eventi (1278 mq).
Training room
Sala utilizzata per l’intrattenimento e la for-mazione degli istruttori di karate. L’attrezzatura per l’allenamento può essere noleggiata e utilizzata per programmi riguar-danti la pratica e per piccoli gruppi, (185 mq).
Campo di allenamento all’aperto
Si tratta di un piazzale tra il dojo e sala espo-sitiva. Può essere utilizzato per eventi di di-verso tipo (750 mq).
Dojo speciale nel cortile
Per allenamenti all’aperto, sotto il cielo del giorno, il mare e il vento di Okinawa, visibile dalle colline, per praticare in modo diverso dalla vita di tutti i giorni, (565 mq).
Sale seminari
Possono essere utilizzate per una vasta gam-ma di iniziative, tra cui, piccole riunioni, conferenze o spazio per eventi (45 mq). Inoltre, dalle sale per l’infermieristica, di consultazione, di lettura, angolo di ricerca, di caffè/negozi, parcheggio.
Il teatro/cinema
È possibile seguire sul grande schermo (170 pollici) la storia e le caratteristiche tipiche del karate di Okinawa.
Sperimenta
L’esperienza di allenamento per il karate di Okinawa, informa e intrattiene.
Mostre
Nell’area dedicata alle esposizioni, è possibile assistere una mostra permanente ed una sala espositiva riguardante il karate di Okinawa.
O sensei Gikin Funakoshi (1868-1957)
In un angolo del Parco Ounoyama della Prefet-tura di Okinawa, si erge un monumento (eretto per il 50° della morte) in onore di una figura ve-nerata da tutti gli appassionati di karate eretto non lontano dall’aeroporto di Naha, torii (por-ta) del Ryu Kyu Hassha Orinogu (santuario delle otto isole Ryu Kyu), il monumento porta l’accesso all’isola principale di Okinawa, rende omaggio a o sensei Gichin Funakoshi. Situato nel parco, vicino al che celebra i successi di Gichin Funakoshi, reca l’iscrizione, “Nessun primo colpo nel karate”, tratto dal suo Nijukun (i 20 precetti del karate).
É stato un pioniere del karate, che si allenò con il maestro di Shuri te, Anko Asato (1827/1906) e in seguito svolse un ruolo cruciale nella promozione del karate nel Giappone continentale nel dojo Eisho del pro-fesso Jigoro Kano (1860/1938). Alla sua scom-parsa Funakoshi venne considerato il pioniere dello stile shotokai a cui gli è stato attribuita la definizione del termine “karate”, ed è spesso acclamato come il fondatore del karate moder-no, per i suoi numerosi famosi allievi usciti dalla sua scuola. La scuola shoto, fondata da Gichin Funakoshi, è ampiamente riconosciu-ta, la più popolare a livello mondiale. Questo ricorda il background, la carriera e i successi di o sensei Gichin Funakoshi, nonché le sue aspirazioni degli appassionati di karate di oggi.
Il Budokan prefetturale di Okinawa
È un’importante struttura dedicata alle arti marziali. Situato nel Parco di Okubusen a Naha, ospita eventi sportivi e culturali, in particolare quelli legati alle arti marziali. Dispone di diverse aree, una principale e una per le arti marziali, adatta per le varie discipline come, karate, judo, kendo e altre. Oltre agli eventi sportivi, il Budokan, ospita eventi culturali, come il World Budo Sai, un raduno internazionale per arti marziali. Si trova in un’area insieme ad altri impianti sportivi, come campi di atletica, baseball eccetera. In prossimità del Budokan, abbia-mo potuto assistere ad una competizione di giovanile di kyudo (la via dell’arco) sem-pre spettacolare e interessante. Peccato che la visione non fosse tra le migliori a causa delle protezioni e dei numerosi spettatori
presenti degli addetti alla pratica. Per chi, come noi Alberto, (il mio compagno di viaggio) e il sottoscritto, che siamo stati ospiti all’Arcery Hall di Osaka nel 2009, tra l’altro insieme al mitico shike Gsb… nulla di straordinario, ma sempre una piacevo-le esperienza. Durante la visita all’interno del Budokan, abbiamo potuto assistere ad un allenamento di una squadra femminile di Naginata sportiva. L’abbigliamento è molto simile a quello del kendo; il lungo attrezzo, con la classica curvatura finale, si-mile a una spada, completamente in bambù
È proprio al Budokan che abbiamo avuto un “incidente di percorso”, se così si può chiamare… durante il lungo viaggio aereo, partiti da Milano-Malpensa verso Pechino, parte del viaggio, è stato dedito alla messa a unto del nostro itinerario. Ad Alberto, è venuta l’idea di assistere a un allenamento di sumo, la lotta degli dei, a tal senso spen-diamo, due parole con un sumutori. Già il giovedì, in città, abbiamo notato la presenza di due sumutori! Per cui, ci siamo informati alla reception, dopo aver notato la struttura coperta “Dohyo”, del sumo.
Si tratta di una piattaforma circolare di argilla ricoperta di sabbia, considerata un luogo sacro; “quan-do si allenano i sumotori”?… La risposta non è stata immediata. Dopo aver verificato un lungo calendario d’attività e orari, gior-naliera e settimanale, …’giovedì e sabato ore’… era domenica e mercoledì la par-tenza… tutto in fumo! Sarà per la prossima volta… quando sarà
Mihama American Village Sunset Beach
L’ultimo giorno, è stato dedito al relax, per cui un tour a pochi km da Naha, per visitare il Mihama American Village e per u bagno a Sunset Beach, tintarella inclusa. L’America Village, situata tra Camp Foster e la base aerea di Kadena, è una destinazione vivace, che offre un mix di cultura americana e fascino di Oki-nawa. Sunset Beach, è una popolare spiaggia in stile urbano, situata a Mihama, che si estende dall’hotel The Beach Tower Okinawa, al cen-tro commerciale Depot Island. L’acqua è molto bassa, consentendo il nuoto solo durante l’alta marea, come suggerisce il nome. La spiaggia offre una splendida vista del tramonto sul mare. Durante il nostro soggiorno, siamo riusciti a vi-sitare degnamente il sud dell’Isola, evitando il centro nord, causa il traffico intenso ed i tempi di spostamento. L’auspicio è quello di com-pletare la nostra conoscenza in una prossima occasione! Sayomara Okinawa!
Michele Julita
